Chicken day: conosci le funeste leggi della vita d’albergatore e vivi felice
Noi lo abbiamo soprannominato “Il Chicken day” perché nella nostra filosofia di vita da albergatore, nonché di sopravvivenza, lo humor serve, anzi è fondamentale. Il Chicken Day definisce quel giorno “tipo” da albergatore, dove succede tutto quello che non vorresti mai succedesse. Il Chicken Day da tempo sostituisce abbondantemente la già terribile “legge di Murphy” e state sicuri che Murphy esiste ed è sempre nei paraggi. Quando hai un Chicken day, cerca subito un compagno di sventura; la condivisione aiuta a superare meglio il momento.
Prima di un Chicken Day metti in allarme idraulici, elettricisti e tecnici vari…. La tecnologia ti si rivolterà contro preparati!!!!
Potremmo iniziare la giornata con un enigmatico sms che ti arriva mentre stai uscendo di casa per portare i bambini a scuola. Hai più o meno fatto mentalmente il programma della giornata che come sempre non si presenta per nulla noiosa e oziosa, ma oggi se va tutto bene ci scappa anche una mezz’oretta di libertà per una corsetta rigenerante o qualcosa del genere!
Il messaggio dice:”… mi scuso ma non ce la posso fare; pensavo di farcela ma non ce la posso fare. Chiedo scusa a tutto il gruppo…”
Tu, che a quell’ora non hai ancora bevuto il caffè e vaghi in uno stato di semi incoscienza raccogli le idee e cerchi di capire da chi arriva l’sms misterioso.
Passa qualche attimo e poi realizzi: la cameriera!!! Quella iper-referenziata, di bell’ aspetto un po’ timida, ma volenterosa ha mollato! NOOOO. A quel punto subentra una leggera ma fastidiosa sudorazione: gli ospiti saranno in autogestione o i turni programmati permetteranno all’ospite pagante di fare la tanto desiderata colazione?
Hai ripreso il controllo della situazione e attivi subito tutte le manovre di emergenze: innanzitutto “sbrandi” il marito, che avendo fatto chiusura la sera precedente è ancora nelle braccia di Morfeo. Per la cronaca, per la vita coniugale questo ritmo è un toccasana; non ci si vede mai: uno esce presto al mattino, l’altro rientra tardi la sera. Uno apre, l’altro chiude si comunica per monosillabi! Litigare?…impossibile… non ci s’incontra proprio.
Arrivi trafelata sul luogo del delitto, per una strana alchimia tutto funziona. I turni con le dovute riserve sono operativi e il cliente sta sorseggiando tranquillo il suo caffè. Bene, pensi: scampato pericolo! Ti prepari un buon caffè e… mentre lo stai per bere, squilla il telefono. Quale sarà la frase topica del giorno?
Nel nostro schedario si annoverano svariate delizie sintattiche e di contenuto:
“Lei è addetto ai prezzi?” “Si signora” “no perché sa, non si mai chi viene al telefono…”
“Signora grazie per la prenotazione, faccia buon viaggio, l’aspettiamo” – il cliente: “Altrettanto”
“Mi può lasciare un numero di carta di credito a garanzia della prenotazione?” – “Non ho la carta di credito, le lascio la mia partita IVA se vuole”
“Il bevaggio è incluso?”
“…abbiamo consigliato il vostro Hotel anche ad una coppia di conoscenti in materia” (?? Che materia?)
Metti giù il telefono, il caffè è congelato, sconsolato alzi lo sguardo, una fila di clienti ti stanno fissando, il tuo cuore inizia a cambiare ritmo e ovviamente in modo irregolare ..sfoderi un sorriso che non hai mai regalato a tuo marito e inizi col primo cliente che ti pone una serie di domande da Oscar:
“Questa chiave non apre il portone del garage!!!” “Quello è un bancomat signora…”
“Noi avremmo bisogno della chiave spapastu”
“Voi dovreste riservare i posti in garage in base al valore dell’automobile!!”
“Scusi avete un pannolone per anziani? – No signore non teniamo questo tipo di cose. – Ma nemmeno uno di scorta? Sa pensavo che magari uno dello staff ne facesse uso e poteva prestarcene uno per mia suocera”
Per concludere con l’ormai celebre: “Io caparro?” riassunto della seguente frase: “Scusi io avevo versato una caparra ma non la vedo nel conto, come mai?”
Ora la reception è vuota ma sappi che il peggio deve ancora arrivare.. bevi velocemente il caffè stantio con la consapevolezza che sarà l’unico nutrimento della giornata..suona l’allarme dell’ascensore.. ha deciso di fermarsi..così improvvisamente senza preavviso ..chiami l’assistenza e l’operatrice ti risponde che apre il guasto “ sul sistema” ma quale sistema?? ….i clienti (numerosi in arrivo e partenza) diventano nervosi e scopri improvvisamente di avere degli antenati della popolazione sherpa…Arrivi a sera sfinita…pensi con nostalgia alla mezzoretta di corsetta che ti eri programmata la mattina alle 6, ma sappi che un ..forse.. ultimo scossone ti dovrà ancora pervadere… il tubo della camera all’ultimo piano ha deciso di rompersi. Cambi nuovamente immagine e ti improvvisi idraulico… ma ovviamente non essendo il tuo mestiere ed avendo l’ascensore guasto ti mancherà sempre qualche attrezzo e dovrai fare le scale almeno 20 volte….
Ecco un’altra giornata è finita, le rooming lists sulla scrivania sono state stravolte e sono piene di correzioni, il tuo stomaco grida vendetta, realizzi di aver iniziato quella mattina cercando le consegne… che nessuno ti ha lasciato perché chi ha fatto la chiusura sei sempre tu. Vai casa, ti metti a letto e ti addormenti, non prima però di aver pensato a quanto è bello questo lavoro.
Lorena • 10 febbraio 2012
Troppo divertente …da leggere!
Trovarcisi sicuramente ha un altro sapore!
Anche il ruolo dell’accompagnatore però..ha le sue chicche !!
Ora sono un pò di corsa ..qui sembra che nessuna cameriera abbia deciso di scioperare..per cui è pronto a tavola!
Ma quando avrò un pò di tempo….
Buona giornata (un saluto anche ad Adriano)
Lorena